Da 0 a 14 anni: una scuola di qualità

Nel corso degli ultimi decenni l'evoluzione della popolazione scolastica, le modifiche alla normativa introdotte dal ministero, le aspettative delle famiglie rispetto alla scuola hanno cambiato gli scenari che possiamo immaginare per la scuola del futuro. Il Comune dovrà fare la propria parte perché a Cavriago ci siano scuole di qualità, compensando il Governo nazionale che taglia risorse economiche, riduce il numero di insegnanti e propone orari più ridotti. La gestione dei figli negli orari di lavoro è sempre più difficile: si riducono le disponibilità dei famigliari, è sempre più precaria e flessibile l’organizzazione del lavoro e sono venuti meno molti diritti acquisiti nel mondo del lavoro. Crediamo si debba dare piena risposta alle domande di scuola dell’infanzia (materna), perché crediamo che sia un passaggio fondamentale per la crescita del bambino. Inoltre è necessario realizzare nuove soluzioni per i servizi di Nido. Dovranno essere attivati servizi più ampi nei periodi estivi e prefestivi a livello distrettuale, con l'obiettivo di dare maggiori opportunità alle famiglie.

1.Rispondere a tutte le domande di scuola dell'infanzia (bambini tra i 3 ed i 6 anni): azzeramento delle liste d'attesa.

2.Promuovere collaborazioni con privati per ampliare la risposta alle esigenze della famiglie con bambini tra 0 e 3 anni (micronidi, nidi aziendali, sostegno al primo anno in famiglia).

3.Ampliamento dei locali dell'Istituto Comprensivo Dossetti in Via Del Cristo (a seguito del trasferimento della scuola dell'infanzia "I Tigli") realizzando contestualmente nuovi spazi per la mensa, per le attività extrascolastiche e per i laboratori.

4.Avvio di uno studio coordinato sugli edifici scolastici di Cavriago, valutando con attenzione la possibilità di realizzare futuri investimenti per far fronte alle nuove esigenze delle scuole di Cavriago.

5.Promozione di iniziative che coinvolgano i ragazzi di provenienza straniera per stabilire un nuovo canale di comunicazione con i nuovi cittadini e promuovere l'integrazione sin dalla tenera età.

6.Sostegno dei mediatori interculturali alle insegnanti delle scuole dell'obbligo ed agli educatori dei servizi per l'infanzia.

7.Promozione di iniziative di educazione ambientale e promozione dell'uso della bicicletta, anche attraverso la diffusione nelle scuole di mappe con i percorsi sicuri del paese e realizzazione di nuove iniziative su questo tema in collaborazione con le associazioni e con l’Istituto Comprensivo.

8.Interventi di sostegno rivolti i ragazzi diversamenti abili a fronte del taglio di risorse destinate alle scuola deciso dal Governo Berlusconi.

9.Promozione di un doposcuola per giocare e fare i compiti, possibilmente da organizzare in collaborazione con gruppi o associazioni disponibili a sostenere l’iniziativa.

10.Promozione di un dialogo tra le associazioni sportive, le associazioni culturali, la parrocchia, il centro per le famiglie, l’azienda sanitaria e chiunque altro in modo ancheindiretto sia coinvolto nella vita delle famiglie e delle giovani generazioni di Cavriago.

11.Attraverso l'Unione dei Comuni, che già oggi coordina le politiche educative in Val d'Enza, attivazione di servizi integrativi che ciascun comune, da solo, non riuscirebbe ad organizzare (asilo in agosto o nei periodi festivi).

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